Si sta svolgendo in questi giorni a Parigi il festival della scienza. Tema di quest’anno: “Detrompez vous”. Traducibile forse con “De-sbagliate”, ma se avete una traduzione più appropriata fatemi sapere. Un festival ideato per insegnare ai ragazzi a non avere paura di sbagliare. Credo sia una bella iniziativa e spero che presto si sviluppi anche in altri paesi, il nostro compreso.
Sin da piccoli ci viene insegnato che sbagliare non va bene, costringendo la mente, la fantasia e la creatività a incanalarsi in un percorso a senso unico. In questo modo ogni errore inevitabilmente contribuisce a incrementare il senso di inadeguatezza, con effetti importanti sull’autostima e sulla scoperta delle nostre stesse capacità.
E’ possibile riuscire ragionando in maniera molto diversa. L’errore non è necessariamente causa di fallimento. Infatti, una delle caratteristiche delle persone di successo, che siano essi scienziati, imprenditori, artisti, è la capacità di superare gli errori, le cadute, i rifiuti. Il successo è spesso l’ultimo anello di una catena fatta di “fallimenti”, è il risultato ottenuto da chi ha la capacità di vedere in ogni sbaglio uno strumento di analisi, un elemento, non utile, ma necessario per valutare le proprie risorse e possibilità, un feedback.
Insomma, non avere paura di sbagliare, ci invita a osare, a continuare la ricerca, ad avere coraggio di scoprire e conquistare nuovi territori. Come diceva mia nonna che non era un life coach, ma la sapeva lunga, “sbagliando si impara”