Qualche mese fa a una cena ho conosciuto una persona molto interessante. Mi è capitato poi di rivedere questa persona in altre occasioni, sempre in maniera casuale. Tra una cena e l’altra abbiamo parlato di tante cose, curiosità, interessi. Beh, nel giro di qualche settimana, grazie a questa persona, ho scoperto un mondo che non conoscevo. Mi ci sono avvicinata in punta di piedi e ora sembra che quel mondo non solo sia sempre stato lì con me, ma che sia fondamentale per continuare la mia strada.
Ogni volta che mi succede qualcosa di imprevedibile che nel tempo risulta avere un impatto sulla mia vita, mi torna in mente una frase di John Lennon: “la vita è quello che ci succede mentre siamo occupati a fare altri piani”
E allora, è possibile painificarla la propria vita? Ci si può provare, si può anche ostinarsi a ignorare tutto quello che di imprevisto e incontrollabile ci piomba addosso. Fino a un certo punto si può. Ma come facciamo a sapere se un evento imprevisto o un incontro inaspettato potrebbero aiutarci oppure rendere più difficoltoso il nostro percorso? Non possiamo, almeno non subito, a meno che non si tratti di un evento drammatico. Possiamo però fare le nostre valutazioni e decidere se e quanto tenerne conto. Porsi degli obiettivi non vuol dire pianificare la propria vita.
Se io decido che per la mia attività sia importante intraprendere una determinata azione, posso fare un piano e metterlo in pratica. Procedo verso un obiettivo preciso. La soddisfazione che provo nel vedere i risultati mi sostiene nel mettere in atto nuove azioni e nuovi aprocci per il mio percorso. Fin qui sto pianificando ed è molto gratificante vedere che tutto procede come avrei voluto. Mi arricchisce mi dà fiducia in me stessa. Quello che arriverà in seguito a questa scelta non è però prevedibile. Ci saranno altre persone coinvolte? E queste persone che impatto avranno su di me, quali emozioni mi porterò dentro, quale scoperta farò su me stessa? Tutto questo farà sì che io così come sono reagirò e agirò in qualche modo e molto dipenderà dalla consapevolezza delle mie capacità. Se io avrò costruito solide fondamenta che mi permettono di concentrarmi sull’azione invece che sulle incertezze dei risultati, io potrò avere una visione più generale sulle possibilità e molto probabilmente saprò fare la scelta più giusta per me.
Porsi degli obiettivi non vuol dire pianificare la propria vita, vuole dire disegnare un percorso che sarà necessariamente esposto a imprevisti. Quando ci si trova presi in un evento che noi non avevamo programmato, positivo o negativo che sia, sarebbe meglio non voltarsi mai dall’altra parte, ma fermarsi un attimo. Qualcosa sta succedendo o è già successo e dobbiamo decidere cosa fare. Possiamo scegliere e la nostra scelta riconfermerà i nostri “piani”, ci aiuterà a realizzarli o ci spingerà a modificarli un po’ senza per questo cambiare o allontanarsi dal proprio mega obiettivo, il più importante, quello che contiene il senso stesso della nostra vita. Accogliere la possibilità del cambiamento ci aiuta a scoprire chi siamo, su cosa focalizzarci.
Quello che conta è vedere in questi imprevisti non necessariamente degli ostacoli, ma delle opportunità. Essere in grado di cogliere queste opportunità e girarle a nostro vantaggio è uno dei segreti del successo. Anche nelle situazioni più difficili, più grandi di noi, abbiamo sempre la possibilità di una scelta.
L’unico modo per pianificare la propria vita fino in fondo è dicendo no a tutto ciò che ci succede, dicendo no alla vita in fondo.