Percorrendo sempre la stessa strada non arriveremo mai a una destinazione diversa. Nello stesso modo, non otterremo risultati diversi facendo sempre le stesse cose.
In situazioni simili che si ripetono, i nostri comportamenti sono sempre gli stessi, per abitudine, per pigrizia, per cultura ed educazione, per paura di avventurarci in aree sconosciute e incerte. Le situazioni che viviamo possono lasciarci con un senso di frustrazione, dovuto alla difficoltà di gestire eventi e persone come vorremmo, nel modo che sappiamo efficace. Eppure, nonostante tutto, ci diamo delle giustificazioni e non tentiamo niente di diverso.
E’ spesso difficile accettare di dover cambiare dei comportamenti, per una ragione semplice, per poterlo fare è necessario lasciare la nostra zona di conforto. La zona di conforto è quell’area di noi stessi che conosciamo, l’area in cui ci sentiamo tranquilli e tutto sommato al sicuro, nonostante quello che proviamo non ci piaccia. Lasciare la zona di conforto vuol dire rischiare e decidere di esplorare nuove possibilità. Rischiare, assumere dei rischi, vuol dire perdere delle certezze e muoversi nella ricerca di risultati desiderati.
Le nostre possibilità sono enormi. Potremmo stupirci di quello che il corpo e l’essere umano sono capaci di fare in situazioni complesse o estreme, eppure non siamo spesso capaci di lasciare situazioni di disagio giornaliero. Un disagio che ci trasciniamo, a volte, con spirito di rassegnazione.
Come ci sentiremmo se riuscissimo finalmente a fare quelle cose che continuiamo a rimandare, oppure a lasciare una situazione difficile per una vita nuova o a smettere di fare qualcosa che ci fa star male, ma che sembra intrappolarci senza via di scampo? Come ci sentiremmo se potessimo dare una svolta, una bella sterzata verso una strada apparentemente in salita, ma che ci porterà finalmente a un luogo piacevole? Bene, ci sentiremmo bene. Proprio questo è ciò che ci spinge ad affrontare un cambiamento, la possibilità e la voglia di stare bene, di stare meglio. La motivazione è il mezzo più efficace per sbloccare certe situazioni e spingerci a prendere una decisione. Riflettere, visualizzare una realtà possibile e cercare dentro di noi quelle soluzioni alternative che non abbiamo ancora provato è il percorso possibile.
Il primo passo è capire quali siano i nostri reali bisogni, quali i nostri desideri realistici, i nostri obiettivi e poi individuare cosa manca, adesso, per poter soddisfare quelle necessità e realizzare quei desideri. Il secondo passo è decidere cosa riteniamo necessario e cosa noi possiamo fare per arrivare lì dove vorremmo essere. Conquistare una autoconsapevolezza attraverso una confidenza in e con noi stessi è la chiave per creare la forza necessaria a raccontarci la verità priva di giustificazioni, priva di scuse creando uno spazio di trasparenza, fuori della zona di conforto, dove è più facile rischiare e assumersi la responsabilità di decidere per la propria vita. Il terzo passo è mettere in pratica le nostre decisioni, svolgere gli impegni presi e portarli a termine nei tempi stabiliti per raggiungere gli obiettivi.
Se decidiamo di essere pronti per il cambiamento, di volerlo veramente, apriremo un varco in quella zona di conforto che ci limita e la nuova strada da percorrere sarà più vicina. Il personal coaching può sostenere questo percorso creando un’aspettativa esterna, che stimoli l’esplorazione e rafforzi la motivazione.