La vita è fatta di malintesi, dovuti all’interpretazione errata di parole e comportamenti o alla convinzione che gli altri ci percepiscono come noi vorremmo. Quando le parole diventano uno strumento di comunicazione rapida e distratta o semplicemente funzionale a un messaggio, allora è il momento di fermarsi un attimo e ascoltare.
Saper ascoltare è importante. Le persone vicine, i colleghi, i clienti, noi stessi, chiunque attraversi la nostra vita richiede e merita il giusto ascolto.
Saper ascoltare ci permette di migliorare le relazioni interpersonali, di concludere accordi, di evitare conflitti, o almeno di risolverli senza strascichi difficili, e soprattutto di conquistare la fiducia degli altri. Per cominciare è necessario spostare il nostro punto di vista, smettere di osservare per giudicare e cominciare a comprendere per avvicinarsi, per attuare quello scambio partecipativo che si chiama dialogo.
Questo approccio non deve essere considerato la scelta di un comportamento da giusti, e quindi morale, ma un modo concreto di raggiungere chiunque al di fuori di noi stessi. Uno scambio che ci permetta anche di comunicare meglio quello che veramente è importante per noi. Solo attraverso la capacità di ascoltare è possibile ottenere delle risposte che possano realizzare un cambiamento in noi o negli altri. Del resto non ci sono altre strade nella comunicazione verbale e non, o si va incontro agli altri o si va contro. Imporre una nostra visione, rifiutare di aspettare la fine di un discorso, affrettarsi a interpretare il pensiero altrui sono modi diversi di “andare contro” e quindi di allontanare.
Il vero dialogo è quello dove non solo il silenzio, ma anche le parole ascoltano. Saper ascoltare è quindi la capacità di comprendere e farsi comprendere, è la chiave del successo. Ci vuole tempo e pazienza, ma i risultati sono notevoli. Ci rendiamo più accessibili, più credibili e quindi anche più sicuri di quello che siamo e di quello che il resto del mondo finalmente percepisce di noi.