Sono tempo difficili, ma non per questo il mondo smette di girare.
Giorni fa un cliente mi parlava delle sue aspettative e di come la proposta ricevuta da una certa società non lo soddisfacesse affatto. Era un’occasione, ma lui non sapeva che farsene. Non c’era niente che potesse convincerlo ad accettare. Mi ha espresso i pensieri e le riflessioni fatte nei giorni precedenti, con apprensione e anche un certo fastidio. Come mai quella società avesse pensato a lui per quella posizione… la sua esperienza… i suoi successi… Non riusciva a pensare ad altro e questo lo rendeva più incerto e sfiduciato.
Il mio cliente vuole spostarsi, vuole cambiare lavoro e sa che ogni mese che passa girando a vuoto è un mese strappato alla sua energia positiva. E allora come procedere?
La vita ci offre degli appuntamenti, alcuni utili e fondamentali, altri apparentemente meno utili. Un aspetto del talento è la capacità di riconoscere quali sono gli appuntamenti utili su cui puntare il proprio tesoretto di preparazione, impegno, desiderio, coraggio. Per farlo dobbiamo sapere cosa è utile per noi.
A volte purtroppo ci costruiamo una preparazione al negativo. Siamo cioè molto bravi a riconoscere gli appuntamenti meno importanti o addirittura dannosi, ma non sappiamo esattamente cosa stiamo cercando. Così quando si presenta un’occasione da poco, invece di lasciare andare, stiamo. Che è un po’ come focalizzarsi sul problema senza agire.
Ci si sente frustrati, amareggiati, incompresi, ma non si molla. E’ un’occasione dopo tutto e prima di dire no, dobbiamo essere certi che sia proprio ciò che non vogliamo. E poiché molte energie sono spese nel definire e chiarirsi bene nei più piccoli dettagli quanto quell’appuntamento sia inutile, si rimane sospesi, senza più occhi capaci di vedere, ad aspettare che qualcosa o qualcuno ci liberi. Come in un film, in un sogno a occhi aperti.
Qualcuno, altro da noi. Il deus ex machina che riconosca le nostre potenzialità e ci aiuti a elevarci sopra la piccolezza del mondo. Perché in quei momenti il mondo è davvero piccolo per noi.
Funziona? No, non funziona.
Se non si decide prima cosa stiamo cercando, diventa difficile e ancora più impegnativo capire se quello che troviamo andrà bene per noi.
Cosa cerchiamo nel nuovo lavoro? Quali aspetti sono prioritari per noi?
- La retribuzione.
- L’ambiente.
- Il ruolo.
- Il lavoro vero e proprio, i compiti.
- La possibilità di fare carriera.
- La distanza.
- Il tempo che ci rimane a disposizione per la famiglia.
Le strade possibili sono diverse, sta a noi percorrere quella più giusta, senza giudizio. Perché se quella determinata posizione non è adatta a noi, potrebbe esserlo per altri. La decisione serena è una decisione presa sulla base di idee chiare.
Visto che siamo responsabili delle nostre scelte, tanto vale scegliere bene, che nessun altro può farlo per noi.