La motivazione è un insieme di elementi che ci spingono ad agire verso il raggiungimento di una meta, di un risultato desiderato. Una delle spinte della motivazione è quindi il desiderio di ottenere qualcosa, qualcosa di cui sentiamo il bisogno. I bisogni toccano sfere diverse e in un dato momento possiamo avvertire una sensazione di incompletezza anche confusa, proprio perché ciò di cui abbiamo bisogno sembra complesso e multiplo e mutevole. In effetti i nostri bisogni cambiano, o meglio la loro importanza cambia a seconda delle circostanze e delle condizioni in cui ci troviamo.
Queste necessità portano squilibrio alla totalità della persona. Se per esempio il bisogno della fame non è soddisfatto, non ne soffrirà solo il fisico, ma tutto l’essere. Lo psicologo Maslow, più di 50 anni fa, sviluppò una teoria sulla motivazione ancora oggi ritenuta valida, anche dagli operatori del marketing che di bisogni sono esperti. Maslow suddivise quelle che sono le nostre necessità in 5 gruppi che distribuì in una piramide. Alla base mise i bisogni primari di sopravvivenza (come fame, sete), subito sopra quelli di sicurezza (ambiente, stabilità, appartenenza), poi quelli di affetto (amicizia, vita affettiva, relazioni ), di stima (personale e all’interno della comunità) e in cima alla piramide quelli di autorealizzazione (il desiderio di essere ciò che si vuole diventare).
Nello stesso momento si possono avere diverse necessità ma saremo concentrati su quella per noi più importante e intensa in quel momento e se non ci è possibile soddisfare quella necessità, difficilmente riusciremo a concentrarci verso ciò che si trova nella parte superiore della piramide. In pratica se io non ho da mangiare, la mia spinta verso la conquista di una casa che mi dia sicurezza sarà debole.
Se accettiamo questa suddivisione e riflettiamo su quello che significa per noi la piramide, ci accorgiamo che mentre è facile sapere quando abbiamo fame, il lavoro di definizione dei nostri stessi bisogni si fa più difficile man mano che scaliamo la piramide. Il senso di frustrazione a volte deriva non solo dall’insoddisfazione, dalla mancata soddisfazione di una necessità, ma anche dalla poca chiarezza. Dalla difficoltà cioè a individuare l’area per noi più sbilanciata. Spesso perchè non vediamo le cose per quello che sono.
A quanti è capitato di pensare –Cos’è che non va? E’ la relazione che sto vivendo che non funziona oppure la mia relazione non funziona più perché il mio lavoro non mi soddisfa?-
Prima di caricare noi stessi di finte “ricchezze”, di zavorra che ci imponiamo di trascinarci quotidianamente, sarebbe importante capire di cosa abbiamo veramente bisogno. In una situazione di disorientamento e senso di incompletezza la cosa migliore da fare è prima di tutto svuotarsi di tutto ciò che non ha niente a che fare con i nostri valori, fare spazio per poi ricaricarsi. La chiarezza aiuta a rafforzarci. La spinta motivazionale aumenta nel momento in cui sappiamo dove desideriamo andare e cosa significa per noi arrivarci.